Buongiorno!
Rieccoci di ritorno dalla grande mela. Magari, si fa per scherzare.
Un salto però l’ho fatto ieri al bistrot TRIBECA di Salerno sul Lungomare Trieste al civico 146, dal nome del famoso e più ‘in’ quartieri newyorkesi.
Mi son fermata lì dopo aver fatto visita a degli amici che hanno appena avuto la loro prima bambina Beatrice.
Ancora auguri ragazzi!
Il posto così si racconta:
“Tribeca è un ex quartiere industriale di Manhattan, famoso e più importante distretto di New York City. Il nome significa ‘Triangle below Canal Street’, triangolo sotto Canal Street, infatti il quartiere ha forma triangolare, si trova a sud ovest, vicino ai ‘pier’, i moli di attracco delle navi mercantili. Era sede del Washington Market, che un tempo era il più grande centro di distribuzione di generi alimentari di New York. I café e i negozi di Tribeca danno al quartiere un’eleganza molto contemporanea, mentre le facciate dei palazzi, con le scale antincendio in bella vista, richiamano la classica immagine di New York. Loft pieni di stile e palazzi dai mattoni rossi creano l’atmosfera da set cinematografico tipica delle strade di Tribeca. I rottami di quelle che un tempo erano attività commerciali, e delle loro scolorite insegne pubblicitarie, donano all’architettura di Tribeca un fascino ruvidamente artistico, questo quartiere è anche la casa di Beyoncé e Jay-Z, Robert De Niro, Natalie Portman, e Hugh Jackman… è uno dei posti preferiti dalle celebrità semplicemente perché è il miglior quartiere della moderna New York. Attualmente il suo aspetto è quello di un quartiere residenziale, ricco di ex magazzini trasformati in lussuosi condomini e moderni uffici. È un quartiere affaccendato di giorno, ma tranquillo di notte, anche se la zona vanta alcuni tra i ristoranti e i locali notturni più “in” della città. Tribeca Salerno si propone di far rivivere ai propri clienti l’atmosfera di uno dei quartieri più cool, vivaci, esclusivi e meglio tenuti di Lower Manhattan. Tribeca Salerno presenta una vasta scelta di carni alla griglia e di american burgers riproponendo l’ambientazione e la cucina dei bistrò della Grande Mela degli anni ’60. È possibile acquistare i nostri deliziosi burgers dalla vetrina del ‘take away’ e mangiarli comodamente ‘on street’ sullo splendido lungomare di Salerno”
Il concept è quindi una chiara aspirazione ed ispirazione e devo dire che, diversamente dalla miriade di bistrot nati negli ultimi anni per emulazione e moda, seppur piccolino, Tribeca è riuscito abbastanza a darsi una identità, non solo architettonica ma anche gastronomica.
Il menù parla un linguaggio italo-americano, i piatti richiamano le ricette dello street-food americano con carni grigliate, american burgers, da consumarsi anche take away, ma gli ingredienti e i prodotti decisamente italiani: dall’olio, al vino e ai vari ingredienti.
La cucina è a vista, l’architettura newyork icon con piastrelle in ceramica, chiari inserti italiani e omaggio forse alla vicina costiera amalfitana.
I piatti scelti qui di seguito.
(Buona la qualità dei prodotti per piatti semplici per una serata semplice)
Il rapporto qualità prezzo buono (abbiamo speso per i piatti che avete visto, due persone, 26 euro).
Il tasto dolente resta sempre la sala. Le risorse umane non vengono valorizzate a sufficienza. Manca l’accoglienza in senso professionale, il servizio appassionante, c’è incapacità di trasmettere l’identità del posto, la vision, the reason why.
Ma questo è un problema come dicevo di incapacità di valorizzazione della risorsa umana.
E’ un tema di grande interesse e sul quale bisogna intervenire progressivamente, altrimenti sarà sempre più inutile cimentarsi in nostalgiche rivisitazioni ed interpretazione di mondi possibili e atmosfere di un tempo che fu o luoghi lontani.
Il Qui e ora è fondamentale, se no è una ‘messa in scena’!
A presto,
Continuate a seguirmi, mi terrete compagnia!
Anna mi hai dato un’ottima dritta per la prossima volta che andrò a Salerno!
Complimenti per il blog,mi piace un sacco!!
Quando sei a napoli fatti sentire!
Piera
Senz altro! Un caro abbraccio!!!