Si è conclusa ieri con successo di pubblico e di contenuti l’edizione 2017 de Le Strade della Mozzarella (LSDM) che ha celebrato quest’anno il suo decimo ‘anniversario’.
Qualità e quantità il tema del congresso e leitmotiv degli interventi del nutrito gruppo di chef stellati e non che hanno preso parte all’edizione. Possibile coniugare la qualità dell’offerta, del servizio con la quantità di commensali e fare i numeri per intenderci? All’estero è un connubio risolto con successo, da noi un pò meno e per questo il tentativo della manifestazione di tracciare la strada da seguire.
L’edizione numero 10, si è svolta anche quest’anno al Savoy Beach hotel di Paestum principalmente con tour nei caseifici e varie occasioni di tasting. La mozzarella di bufala la regina incontrastata (www.mozzarelladop.it) , prodotto per natura eclettico e come tale ha consentito di ‘indagare’ molteplici interpretazioni gastronomiche: dalla pizza al gourmet, dai fritti alla cucina d’autore, dallo street food ai bristrot più ricercati.
Le ‘mie’ strade della mozzarella mi hanno vista partecipe della prima giornata e della cena di chiusura all’Oleandri Resort di Paestum . In 5 punti cosa è rimasto a me di questa edizione:
- Gli incontri fanno crescere, creano contaminazione e hanno consentito ad un settore come quello dell’enogastronomia, cruciale per l’economia italiana, di svilupparsi notevolmente e creare opportunità a tutti i livelli coinvolti (chef, imprese, appassionati, ristoranti, comunicatori). Punto forse ormai consolidato, ma da ribadire a mio avviso.
- La Qualità della gastronomia e della sua offerta è anch’essa cresciuta rapidamente e soprattutto la Cultura della buona cucina è divenuta disciplina e territorio di espressione aperto, laboratorio costante e accessibile a chi, però, ha voglia di capire, sperimentare, conoscere.
- La Quantità è coniugabile con la qualità, quando si fa filiera integrata, sistema e comunicazione efficace.
- I produttori sono divenuti sempre più protagonisti e sempre più ‘partner’ di progetti nel campo della gastronoma, sostenendo e finanziando l’innovazione e la filiera corta. Sempre più investono nel ‘retail’ per offrire esperienze ai propri clienti, consentendo loro di ‘entrare in azienda’ come protagonisti.
- Il SUD resta per il settore una forza trainante con le sue produzioni e LSDM dimostra che se vogliamo, sappiamo ‘fare sistema’, sviluppare capitale relazionale e renderlo ‘profittevole’.
Grazie agli organizzatori, Barbara Guerra e Alber Sapere e a tutti quanti hanno sostenuto e voluto LSDM che non si ferma a Paestum. Prossima tappa: NEW YORK.
Seguite gli aggiornamenti: www.lsdm.it
Di seguito alcuni momenti fotografici delle ‘mie’ strade.
Anna Hansen, The Modern Pantry, Londra, moderata da Maria Canabal – panino speziato con zenzero, tocchetto di farina di ceci e mozzarella di bufala dop
Gennaro Esposito, La Torre del Saracino, Vico Equense moderato da Fiammetta Fadda – pasta ripiena di mare e ragù e mozzarella di bufala dop
Antonio Guida, Seta, Milano, moderato da Allan Bay – risotto al nero, seppie, curcuma e pezzetti di mozzarella dop
Antonello Colonna, Antonello Colonna Resort, Labico, moderato da Guido Barendson – tortello ripieno di mozzarella di bufala dop e alice in ricordo della bruschetta burro e alici
In terrazza lo street food della macelleria ‘Da Gigione’ di Pomigliano d’arco
Imparare a fare il sigaro, a degustare il vino e a coltivare il proprio orto, verticale
Il Ruoto, un tuffo nella tradizione campana alla festa di chiusura e un buon cocktail dal sapore asiatico Mai tai con fava di tonka