Buongiorno!
Vorrei raccontarvi il mio Capodanno temerario alla Corte dei Feudi di San Gregorio per il Cenone al Ristorante della Cantina, il Marennà , (nome che evoca l’antica pratica di fare a ‘marenn – nemmeno poi così antica), in Località Cerza Grossa 83050 – Sorbo Serpico (AV) .
La cantina dei feudi di San Gregorio è una realtà giovane in una terra di grande tradizione vitivinicola, quella dell’Irpinia. Giovane anche la Presidenza di Antonio Capaldo che dopo circa dieci anni di esperienza all’estero nella finanza (Lazard) e nella consulenza strategica (McKinsey), entra in Feudi ad inizio 2009.
Giovane anche lo chef, con una stella michelin, Paolo Barrale, siciliano di Cefalù ma trasferito in Campania. Nipote di albergatori e figlio di pastai, dopo aver frequentato la scuola alberghiera, inizia a lavorare presso trattorie, villaggi e alberghi, prima del grande incontro, a ventitrè anni, con Heinz Beck. Dopo alcune altre esperienze approda al Marennà, dove è presente ormai da quattro anni.
Giovane il Responsabile sala del Marennà Angelo Nudo, presente in feudi da 11 anni e al quale va un grazie speciale per averci condotto sani e salvi al ristorante, a dispetto della tanta neve caduta e che rendeva irraggiungibile, se non con mezzi idonei, il Marennà la sera di Capodanno.
Feudi di San Gregorio è davvero una realtà spettacolare; fondata nel 1986, Feudi di San Gregorio è oggi il marchio simbolo del rinascimento enologico del meridione d’Italia e di un’autentica cultura del bere, volta a riscoprire l’identità profonda dei sapori mediterranei.
La sua produzione vanta: Irpinia Rosso IGT Pàtrimo, Taurasi DOCG Riserva Piano di Montevergine, Irpinia Rosso IGT Serpico, Irpinia Bianco IGT Privilegio, Fiano di Avellino DOC, Falanghina Sannio DOC, Greco di Tufo DOC, Irpinia Rosso IGT Rubrato, Taurasi DOCG Selve di Luoti, e Irpinia Bianco Campanaro, Fiano di Avellino Maryam, Olio Ravece ed altri (qui per approfondire: Vini di Feudi).
Oltre alla cantina e al ristorante, il gruppo Feudi gestisce più di 12 locali, winebar, in giro per il mondo, nei centri città e aeroporti.
Vivere la realtà dei Feudi è un’esperienza totale: dalla vigna alla cantina, dal prodotto al piatto, dal convivio alla cultura, quella del vino nelle sue molteplici declinazioni.
E’ una realtà internazionale fatta di tanti professionisti, parte integrante di unico progetto. La relazione che si instaura è il frutto del lavoro di tutti, che lavorano con grande professionalità a tutti i livelli. Dalla produzione, alla cucina, alla sala c’è un continuum dell’esperienza Feudi che mai si interrompe. E’ la forza di non trascurare nessun passaggio del viaggio che si intraprende quando si visita l’azienda.
Conoscevo già, prima di Capodanno, sia la cantina Feudi che il ristorante Marennà e molto spesso ho degustato i loro vini, tra i migliori della Campania e non solo.
Ma come è andato il Capodanno? Vi lascio con un racconto fotografico del percorso di degustazione e della festa per il nuovo anno che stiamo già vivendo.
Grazie ancora a tutto lo staff, ma un particolare ringraziamento è per lo chef Paolo Barrale, con i suoi 12 chef, alla sua cucina, ma anche alla sala, ad Angelo Nudo, e al bravissimo sommelier del Marennà.
Buon 2015 a tutti!
Continuate a seguirmi, mi terrete compagnia.